4 minuti
La rivincita delle reti fisse
Qualche anno fa la rete domestica fissa sembrava finita per l’utente medio, specie giovane e utilizzatore del cellulare: alla fine averne una era spesso legato ad un obsoleto telefono fisso (magari anche POTS) e, con le compagnie telefoniche che offrivano sempre più traffico, arrivando a “impensabili” 30, 50 o addirittura 100 GB, per meno della metà del costo di una connessione domestica.
Alla fine a chi serve, se non a qualche nerd, una connessione domestica illimitata quando io con 5 GB faccio tutto il mese e ne ho altri 15 a disposizione?
E così, sotto i miei inermi occhi da informatico, molti amici e conoscenti iniziavano a rinunciare alla rete domestica (e, con una nota egoista, soprattutto alla comodità di avere il Wi-Fi quando andavo a trovarli ;) )
Ad ogni buon conto, però, molti si son ricreduti e forse pentiti della scelta. L’aumento delle attività in digitale dovute alla pandemia ha sicuramente contribuito, ma penso che non sia l’unica ragione che porta molti a sentirsi limitati dalle connessioni cellulari.
Per esempio, le smart TV e i servizi di streaming hanno contribuito: avere una smart TV e usarla senza Internet è come avere un ciclomotore e usarlo solo coi pedali, funziona, ma è quantomeno inefficiente, e usare una connessione cellulare non è la migliore delle idee. Parimenti, se è vero che Netflix - con l’impostazione minima - permette sino a 6 ore di streaming per GB, è anche vero che più si riduce lo scaricamento di dati, più si riduce la qualità e quindi guardare un film su uno di quei telefoni con uno schermo di alta qualità può essere un’esperienza appassionante quanto guardare una VHS su uno schermo 4K.
Tra l’altro, avere una rete Wi-Fi permette anche di condividere lo schermo di uno smartphone su un televisore, cosa che, senza una connessione interna, è quantomeno difficile. Proprio le interazioni che una rete permette sono un’altra ragione che rende utile averne una: stampanti, hard disk condivisi, VPN per accedere dall’esterno, blocco centralizzato della pubblicità, senza un punto centrale, non son possibili o sono molto ardue.
Ovviamente, nulla vieta di creare una rete senza accesso a Internet al fine di condividere file e lo schermo (per quanto alcuni dispositivi potrebbero non gradirla), così com'è possibile usare un router con connessione cellulare, senza però risolvere le limitazioni relative al traffico.
In ogni caso, penso che la questione primaria sia una: 30, 50 o 100 GB non sono poi così tanti, oggi. Quando molti abbandonavano le reti fisse l’uso del cellulare era principalmente Facebook (che era quasi solo testo o immagini a bassa risoluzione), WhatsApp o Telegram, chiamate online con Viber e qualche ricerca ogni tanto, al massimo navigazione web. Era perfettamente possibile fare un mese di ferie con uno o due giga, mentre oggi un giga si usa tranquillamente in un giorno, dato che la distribuzione di contenuti si è adattata alla possibilità di usare molta più banda.
Pensateci: oggi magari vediamo un episodio della nostra serie TV preferita su Netflix, poi stiamo un’ora a cazzeggiare su TikTok, poi guardiamo un video di mezz’ora su YouTube e poi mezz’ora su Instagram. Un giga si tocca velocemente, ben più velocemente che stando tre ore su FB nel 2015 a leggere post scritti in bimbominkiese e a guardare meme con le rage-face.
Tra l’altro, se nel 2015 molti avevano ancora la connessione al doppino di rame e le 20 Mbps erano comunissime, il tutto mentre il 4G era una tecnologia tutto sommato ben sviluppata che permetteva di raggiungere ordinariamento 40 o 50 Mbps, se non di più, oggi la fibra è molto accessibile e una gigabit si può avere per poche lire, mentre il 4G resta sovrano e difficilmente può battere una connessione in fibra ottica.
A mio parere, quindi, l’abbandono delle connessioni domestiche è stato figlio di una convergenza momentanea degli eventi, in cui le connessioni mobili erano più economiche, veloci e apparentemente capaci di quelle fisse, con un uso dei servizi abbastanza morigerato. Ma, oggi, le cose son cambiate e, forse, conviene rivalutare le scelte e spendere qualche Euro in più al mese per avere un accesso privilegiato alla rete e sfruttare a pieno il web e, oramai, anche i propri dispositivi elettronici.