Stavo segnalando agli abuse (qui una guida su come farlo) un sito truffaldino e, curiosando sui gruppi Facebook antitruffa, entro in un bel rabbit hole: scopro il sito Bolognaa.com, segnalato come sito che non onora gli impegni presi. E una ricerca su Trustpilot sembra confermare il problema.

Il sito, fatto con Shopify, presenta numerosi problemi, tra cui:

  • Politica sulla privacy quantomeno carente
  • Mancanza di una partita IVA, una ragione sociale o qualsiasi cosa di simile
  • Vaghezza, tipo “Proprietario del sito web:Bolognaa.com con sede in Europa”
  • Incoerenze, tipo il citare degli orari di apertura senza avere un negozio fisico citato
  • Pezzi di “codice”, tipo “%MCEPASTEBIN%ALGEMENALE”, in alcuni testi

Inoltre, vi è una certa inconsistenza nel testo, ad esempio:

Il nostro team è orgoglioso di offrire un servizio clienti eccezionale e si impegna a fornire un’esperienza di acquisto online senza soluzione di continuità

Eeeeee?

Decido di indagare un po’ e con del sano Google scopro che esistono vari altri siti con lo stesso format, con testi paragonabili, niente dati di rilievo e così via, e sono:

Buonocor è interessante perché, tra i tre, propone anche un profilo instagram, creato nel 2018 e che ha cambiato negli ultimi giorni username, oltre ad aver cambiato sette giorni prima la totalità dei propri post sul profilo. Mhhhhh…

In ogni caso, truffaldino o meno, è ben chiaro che tale sito abbia numerosi problemi, ho dunque provveduto ad inviare una cordiale email chiedendo come mai manchi la Partita IVA e chiedendo chiarimenti sulla politica della privacy. Essendo il servizio clienti 7/24 mi aspetto una risposta molto celere, ma molto cordialmente aspetterò martedì prima di prendere decisioni ulteriori.

Aggiornamento 20/4/2023

Dopo non aver ricevuto alcuna risposta ho provveduto a segnalare la cosa a Shopify con un messaggio abbastanza dettagliato all’Abuse, che però ben decide di non capire nulla di ciò che ho scritto e mi manda una notifica per fare un reclamo sulla proprietà intellettuale (?). In teoria, in base all’attuale giurisprudenza, potrebbero essere considerati responsabili civilmente di ciò che sta facendo il sito.

Ho mandato un nuovo reclamo, mettendo in chiaro questo fatto.

In ogni caso, se qualche persona che ha avuto problemi col sito capitasse qui, invito caldamente a segnalare qui quanto avvenuto: basta cliccare su “Non delivery of Product”, andare avanti cliccando su “View steps to report an issue with an order”, inserire nome, e-mail e link di conferma ordine e poi seguire quanto si legge.

Aggiornamento 21/4/2023

Trucchetti di ricerca

Ma come ho trovato tutti i siti gemelli partendo da bolognaa.com? Banalmente con una ricerca Google! Basta cercare strategicamente alcuni testi del sito, specie nel footer, nelle politiche di spedizione e privacy, e i siti tendono a venire fuori!

Bisogna scegliere qualcosa di specifico (certamente non “spedizione inclusa”) ma nemmeno un qualcosa di eccessivamente specifico (tipo roba con dentro le email, che comunque vanno cercate per altre ragioni, tipo la pagina di noovara.com con link a bolognaa.com), in sostanza un testo abbastanza vago da poter essere riutilizzato da vari siti web.

Soprattutto, bisogna farlo con più testi. Infatti, per qualche ragione, Google non indicizza subito e perfettamente ogni pagina, quindi può perdersi siti.

Cerchiamo anche su Facebook…

Ma torniamo alla parte inquisitoria: una ricerca su Facebook riconduce il sito alla pagina “Tesori dall’Italia” , che condivide il girasole del logo.

Non giova certamente alla reputazione del sito vederlo menzionato su alcuni gruppi antitruffa, addirittura qualcuno denuncia di aver ricevuto una ridicola pallina da Singapore o da Hong Kong. Medesime segnalazioni si hanno per Noovara (la cui pagina FB, inattiva da qualche settimana, è qui), per Candolero ci sono anche segnalazioni in olanedese (e, in effetti, cercando su Google una pagina esce proprio in quella lingua). Per Vicenzaa, attualmente non funzionante, si trova una pagina Facebook.

Volendo pensar bene, si può pensare ad un progetto di dropshipping finito miseramente, con i gestori che hanno sbagliato e hanno inviato prodotti erronei. E, in effetti, alcuni loro prodotti si trovano (ovviamente con un sostanziale sconto!) su AliExpress e, immagino, non siano gli unici. Tra l’altro, ne approfitto per invitarvi a guardare questo splendido lavoro grafico. Per non parlare della qualità della lingua: “Acquista 2 e salvare 15%".

Ma tra totale assenza di contatti, privacy allegra, mancanza di risposta (a detta anche degli acquirenti) e simili è davvero difficile presumere la buona fede…